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LA CINA E IL CONTEMPORANEO AL FESTIVAL DI NANJING

jueves, 20 de octubre de 2016

To define the contemporary we have to compare it to the past

“Today we live in a globalised world, where everything is influenced by the economy. Perhaps it is no longer applicable to discuss the spirituality of art in today’s context, nor even to explore humanism and knowledge, both of which have been anchors of civilisation since the Renaissance. This exhibition explores the values and vision which are crucial to the development of the human race. The deliberate use of economic terms such as ‘scarcity’ and ‘supply’ seek to highlight existing problems in our society and to find ways to solve them.” 

LU PENG
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DI ANTONELLA COLANINNO
Crítica y comisaria artística

La città cinese di Nanjng, capitale del Jiangsu, ospiterà la terza edizione del Nanjing International Art Festival, che sarà inaugurata il prossimo 12 novembre presso il Baijia Lake Museum. Il titolo scelto per la manifestazione di quest'anno è: HISTORICODE: Security and Supply, un tema che vuole porre l'attenzione sulle contraddizioni di un'economia globale che tende ad influenzare ogni settore della società, trascurando quegli aspetti legati alla sfera spirituale e alla conoscenza. Una grande attenzione è rivolta al ruolo dell'arte nella società come fattore di crescita e di sviluppo, puntando lo sguardo, in particolar modo, sulla città di Nanjing, così ricca di storia e di tradizione, fattori che, nel mondo globalizzato, corrono il rischio di emarginarsi e di far dimenticare, in questo modo, la memoria storica dei luoghi. Non è casuale che il Festival voglia porre la propria attenzione sulla produzione artistica degli anni '90, l'ultimo decennio del secolo scorso, che ha rappresentato, infatti, con la caduta del muro di Berlino e la diffusione di internet, un passaggio decisivo nella storia recente, modificando il concetto stesso di contemporaneo e la sua estensione di significato, verso qualcosa di più grande e più complesso. La terza edizione del Festival, che si chiuderà il prossimo febbraio 2017, nasce dalla collaborazione curatoriale del cinese Lu Penge (chief-curator), critico e storico dell'arte, docente presso il Dipartimento di Storia dell'arte all'Accademia di Hangzhou, e Letizia Ragaglia (co-curated), direttrice del Museion, il Museo di Arte Moderna e Contemporanea di Bolzano. 400 gli artisti provenienti da tutto il mondo e 800 i lavori in allestimento, esposti nelle sale del nuovo Baijia Lake Museum, uno spazio espositivo privato, ricavato da un ex centro commerciale e residenziale, riadattato a contenitore museale e a centro di ricerca, con una superficie calpestabile di oltre 20.000 metri quadrati. Un'architettura dal design contemporaneo, progettata dall'architetto cinese Zhang Can, che accoglie nelle sue strutture la bellezza dell'arte e del paesaggio circostante. Yan Lugen è il Presidente del comitato organizzativo del Nanjing International Art Festival che si avvale di un comitato curatoriale internazionale che include: Heidi Ballet (Belgio), Du Xiyun (Cina), Fu Xiaodong (Cina), Katie Geha (USA), Gu Chengfeng (Cina), He Guiyan (Cina), Lee Janguk (Sud Korea), Carol Yinghua Lu (Cina) and Nathalie Boseul Shin (Sud Korea).


LU PENG E YAN LUGEN
COMITATO CURATORIALE

YAN LUGEN

 
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